A volte è necessario attendere mesi per avere un appuntamento per una visita medica con il SSN, il governo ha ora deciso di intervenire.
Avere problemi di salute può generare non poca preoccupazione, a maggior ragione fino a che non si è riusciti ad avere ancora una diagnosi precisa, passo indispensabile per poter avviare la cura più adatta. In questa fase è necessario avere notevole pazienza, oltre a non farsi perdere d’animo, con la speranza che il medico che decide di occuparsi di noi riesca davvero a vederci chiaro e a capire come sia meglio procedere.
Riuscire a ottenere un appuntamento in tempi rapidi per una visita medica può però essere davvero difficile, almeno se si decide di ricorrere al SSN. Passare dal privato non è ovviamente la soluzione per tutti, che potrebbero non avere a disposizione la cifra necessaria, ma praticamente indispensabile per velocizzare la situazione. È proprio per questo che sarebbe necessario un intervento deciso da parte delle istituzioni.
Stop alle liste d’attesa per una visita medica: ecco cosa può accadere
Non sarà più necessario attendere mesi per una visita medica, cosa già di per sé insostenibile, a maggior ragione se si ha una malattia e la necessità di avere una diagnosi in tempi rapidi. Il governo è al lavoro per agire in maniera concreta ed eliminare o almeno ridurre un problema che ha generato non pochi disagi ai cittadini, grazie a un apposito provvedimento che sarà denominato decreto Schillaci, che dovrebbe essere approvato il 3 giugno in Consiglio dei Ministri.
Il medico prescrittore avrà così l’obbligo di attribuire un tempo massimo per l’erogazione della prestazione per ogni prima visita o esame diagnostico. Le distinzioni potranno essere di vario tipo: classe U (urgente) entro 72 ore; classe B (breve attesa) entro 10 giorni; classe D (differita) entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per gli accertamenti diagnostici; classe P (programmabile) entro 120 giorni.
Non sarà più necessario, come abbiamo fatto finora, scegliere tra pubblico e privato, queste infatti riusciranno a collaborare per offrire un servizio efficiente ai pazienti. Questo porterà alla nascita di un Cup (Centro Unico di Prenotazione) unico, a livello regionale o infra-regionale), così da avere un appuntamento in tempi più rapidi. Qualora dovessero emergere dei disservizi, sarà dovere del cittadino segnalare l’accaduto sul sito del Ministero.
Il compito di verificare che i tempi massimi di attesa per una visita medica sia rispettato spetta all‘Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Il Ministero riuscirà così a sapere in maniera tempestiva dove e in quali ambiti ci sono inefficienze, così da porre rimedio il prima possibile.
Un servizio più efficiente
L’obiettivo che si vuole raggiungere riducendo i tempi necessari per prenotare una visita medica è duplice, non solo ridurre i disagi ai cittadini, ma anche fare in modo che il servizio possa diventare più efficiente a beneficio di tutti.
Chi dovrà effettuare il consulto sarà così contattato due giorni prima dell’appuntamento per chiedere la conferma o la cancellazione. Se tutto dovesse essere confermato, ma il paziente non dovesse presentarsi, sarà necessario per l’assistito pagare la prestazione.
Si cercherà inoltre di offrire la possibilità di effettuare esami o visite anche nel weekend, così da venire in aiuto a chi lavora durante la settimana e smaltire così velocemente le liste d’attesa.