Che disastro, porta a lavare una Land Rover e la riduce in pezzi

I car wash possono risultare piuttosto imprevedibili in alcune circostanze. Basta una piccola disattenzione con la moderna tecnologia a bordo per sfasciare un’auto.

I SUV della Land Rover sono ambitissimi anche dai più giovani. L’ultima versione della Evoque ha spopolato per merito di un design, estremamente, moderno. Sino ad oggi sono state proposte due generazioni: la prima dal 2011 al 2018 e la seconda dal novembre del 2018 ad oggi. La prima serie è stata presentata in occasione del Salone di Parigi nel settembre del 2010.

Porta a lavare una Land Rover e la riduce in pezzi
Disastro per una Land Rover (Adobe) Autoeminiauto.it

La vettura a ruote alte aveva raccolto in pieno il DNA della Land Rover che si era già palesato con l’entry level Freelander, ma aggiungendo quel tocco di sportività in più. Lo stile accattivante era declinato in due differenti varianti, una battezzata Coupé e una Cabrio. Le dimensioni erano le seguenti: lunghezza di 4,370 metri, la larghezza è di 1,90 metri e l’altezza della versione tre porte di 1,605 metri, mentre la versione cinque porte è alta 1,635 metri. Il modello permette la possibilità di ospitare, comodamente, cinque persone.

La carrozzeria è un’autoportante in alluminio e acciaio. Venne prodotta nello stabilimento di Halewood in Inghilterra. Venne costruita sulla medesima piattaforma usata per i SUV Jaguar. Al lancio, nel 2011, la Evoque aveva solo due motorizzazioni: un 2.0 litri benzina Ford Ecoboost con turbo e iniezione diretta da 200 e 240 cavalli e un Diesel 2.2 quattro cilindri common rail, prodotto da Ford con il Gruppo PSA da 150 e 190 cavalli.

Che disastro per la Evoque

Nel car wash in basso vedrete protagonista una Evoque prima serie, ma il successo della seconda gen non è stata da meno. Venne elaborata sulla piattaforma modulare Land Rover PTA (Premium Transverse Architecture). Il SUV non è molto diverso rispetto a quello precedente, grazie ad un restyling totale. Sotto al cofano c’è ora una motorizzazione anche mild hybrid e plug-in hybrid.

 

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Il proprietario di una Evoque l’ha ridotta in pezzi. Le immagini pubblicate su Supercarfails.it mettono in risalto una disattenzione pesantissima. Date una occhiata anche al botto di questa Ferrari costosissima. Involontariamente ha aperto il lunotto posteriore e a quel punto con i rulli già attivi non c’è stato nulla da fare. Il danno è considerevole su questa Evoque e l’unica speranza è che abbia potuto avvalersi di qualche assicurazione. Il conto da pagare in officina sarà stato impressionante. La struttura si è, completamente, deformata e non saranno mancate le imprecazioni dell’automobilista che era andato a lucidare la sua Evoque.

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