Il 7 volte iridato, Michael Schumacher, vive in una immensa casa che in questi anni è stata avvolta dal mistero a causa delle sue difficili condizioni di salute.
Da oltre 10 anni Michael Schumacher è costretto in una camera da letto in un sempre più complicato recupero fisico. Nella sua casa nei pressi del Lago di Ginevra, in Svizzera, è seguito da un gruppo di specialisti notte e giorno. Una spesa ingente che, al momento, la famiglia Schumacher può consentirsi. La famiglia si è avvolta intorno a lui in un silenzio tombale.
Mick è sempre stato molto riservato sulle condizioni del padre, anche quando correva in Formula 1. In questo aspetto l’attuale reserve driver della Mercedes ricorda in tutto e per tutto suo padre. Michael ha sempre preferito la quiete a luoghi come Monaco dove sarebbe stato, costantemente, sotto i riflettori. Per questo decise, anni fa, di trasferirsi nella tranquilla località di Gland.
Dopo il primo ritiro nel 2006 il tedesco sentiva l’esigenza di tornare a vivere il brivido della velocità. Dopo qualche caduta sulle moto da corsa, tornò in piena forma per sposare il progetto della Mercedes. Il suo apporto, in termini di sviluppo, fu determinante per i successivi successi del connazionale Nico Rosberg e dell’anglocaraibico Lewis Hamilton.
Dall’esterno si può notare la vastità della struttura, ma in base ad una ricostruzione condotta dalla Gazzetta dello Sport, attraverso le foto dall’alto, è possibile comprendere la divisione della villa. Nella tenuta ci sono in tutto tre edifici. Uno degli edifici è occupato dalla mamma di Corinna e nella foresteria alloggia papà Rolf insieme alla compagna Barbara. Per Michael l’unione familiare è tutto.
Non manca anche una piscina e un distributore di carburante personalizzato a servizio della collezione privata di auto e moto. Un’ala della casa è dedicato, come un ospedale, alle cure avanzatissime all’ex pilota di Jordan, Benetton, Ferrari e Mercedes. A Rue Mont Blanc, invece, si trova l’ufficio di famiglia dove spiccano i tanti cimeli conquistati dal Kaiser in carriera. Ora i tifosi della Ferrari hanno un nuovo beniamino, ma non hanno dimenticato il Barone Rosso.
Si tratta di un museo personale dove vi sono tute, caschi, foto, libri e addirittura un 10 cilindri di una delle Ferrari campione del mondo. Di fronte alla sala riunioni, invece, si trova l’ufficio di Michael e ora di Mick, ribattezzato MS office. In queste strutture in pochissimi possono accedere. La privacy è diventata la priorità per tutti gli elementi della famiglia e coloro che hanno avuto modo di far visita nella villa. Pochissime informazioni sono giunte da Jean Todt e non sono state esaltanti per i fan.
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